Non è mai apparsa negli stemmi dei vari paesi e nemmeno nei loghi di ditte o prodotti: per molti il termine ciocia o ciociaro ha sempre avuto una connotazione semantica negativa e dispregiativa perché associata ad un umile calzatura di contadino (cafone).
La ciocia è il simbolo del “modello contadino” che ha caratterizzato per secoli l’economia della provincia, la ciocia come testimonianza di un mitico clima bucolico in cui si conduceva una vita semplice e parsimoniosa.
Da un’analisi più accurata e suggestiva vengono fuori un complesso di simboli collegati alla calzatura di per sé: alla punta più o meno pronunciata o alle stringhe.
La punta della ciocia assumeva il significato dello stato civile: picco basso per gli uomini e donne di una certa età ; picco alto e ben arricciato per le signorine, per ufficializzare il fidanzamento lo sposo regalava due fasci di stringhe nuove alla fidanzata.
La punta alta e girata all’insù ,era inoltre simbolo di una maggiore disponibilità economica ed era dunque motivo di fierezza, esibizione e rifinitura accurata
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